17 gennaio 2009

Presentazione: chi e (soprattutto) perché?

Breve presentazione: sono un ufficiale di anagrafe (in sigla: Uff.A) di un piccolo comune di provincia del Nordest che tenta ogni tanto di riflettere sul suo lavoro.
Per scaricare la tensione che questo lavoro può provocare, ho cominciato a scrivere.

All'inizio (più di due anni fa) ho scritto un articolo che riguardava una fonte di stress quale è il tema "imposta di bollo". L'ho spedito a tutte le riviste del settore (Lo stato civile italiano, I servizi demografici, Semplice) e - incredibile a dirsi - me l'hanno tutte pubblicato, una (la più antica e signorile) addirittura compensandolo con qualche decina di euro, regolarmente denunciate sul 730. L'avevo intitolato "Pagare meno, pagare tutti: una modesta proposta per l'imposta di bollo": evidentemente era interessante.
Montatomi la testa, l'avevo addirittura spedito al ministero dell'economia di un governo litigioso: il sottosegretario mi aveva risposto che l'avrebbe passato ai suoi esperti. Ma il governo litigioso cadde e così anche la mia speranza di rendere un servigio al mio paese.
L'ho spedito di recente anche al nuovo governo (che non è litigioso e ha un solo capo bene individuato) inviandolo a un famoso ministro moralizzatore dei pubblici impiegati, sia al ministero sia al suo sito personale. Nessuna risposta, per ora.
Ora è il tempo della morale, l'educazione può attendere.

Passato molto tempo, ho scritto un altro pezzo e l'ho spedito alle riviste e all'Associazione degli Uff.A di cui sono socio. Stavolta il pezzo era un po' più controverso e aveva come titolo "Dai quesiti alle buone pratiche: una proposta per migliorare il lavoro degli Ufficiali di Anagrafe e il servizio loro reso dall'ANUSCA". La signorile e antica rivista me lo pubblica sul numero di questo mese di gennaio; dall'altra rivista e dalla mia associazione, niente (per l'educazione si rinvia a quanto detto sopra).

Ed ecco che - compreso che forse c'era stata una piccola censura - mi è spuntata l'insana idea di autopubblicarmi, naturalmente su Internet, senza credermi il Beppegrillo degli Uff.A.
Questo è il perché.

Resta da dire del titolo, anche se forse si è capito: "dal basso", perché è da lì, dallo sportello, dai rapporti quotidiani con l'utenza, che nascono queste riflessioni. Non troverete grandi questioni di diritto: ho un banale diploma di scuola media superiore, il diritto nel programma non c'era.

Se siete arrivati fin qui, grazie per l'attenzione. Tutti i vostri commenti saranno bene accolti.

P.S. Si possono lasciare anche sintetici giudizi sotto a ogni post.

4 commenti:

  1. Sono incappata per caso in questo blog e devo dire che quello che vi ho letto rappresenta più o meno le riflessioni che noi ufficiali d'anagrafe facciamo quotidianamente. Non ho però capito cosa si aspetti esattamente l'autore, non vedo commenti, non so ... mi sembra di essere in un blog fantasma

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  2. Cara collega,
    l'autore ha cominciato - come scritto sopra - solo per scaricare la tensione.
    Tensione provocata dall'essere Uff.A in un piccolo comune dove conosci tutti (anche quelli che "fanno i furbi"...): una specie di "scrittura terapeutica", per vincere le arrabbiature, stanchezze e depressioni che prendono chi voglia far bene il proprio lavoro (non parliamo poi di chi voglia applicare la legge in questo Paese...).
    Che mi aspetto?
    Mah, quello che si aspetta chi mette un messaggio in una bottiglia: un lettore, magari più d'uno.
    Quanto ai commenti, è vero non sono molti, ma ce ne sono: per esempio proprio questa settimana sul Salvagente l'articolo sulla carta d'identità cita questo blog (si veda il commento al post “Per favore non semplificatemi più”).
    O i dolenti commoventi commenti dei colleghi al post del 12 febbraio “La solitudine dei numeri piccoli”.
    Vero è che non ho molto tempo per scrivere, il lavoro come saprai certamente prende molto, ho una vita e una famiglia: al blog sono ovviamente dedicati i ritagli di tempo, come questa piovosa domenica mattina...

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  3. Buongiorno:-)..non so se potete rispondermi..ma io ci provo:-)..vorrei sapere se vivere in una roulotte fissa all'interno di un campeggio in modo regolare, continuativo permette di avere la residenza in questo campeggio..vi ringrazio molto..Buona serata..Chris

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  4. Caro Chris, questo in realtà è un blog personale, dove esprimo opinioni personali, non siamo in tanti: sono solo io, un Uff.A. qualunque. Ti suggerisco di porre il tuo quesito - aggiungendovi altri particolari, necessari per capire se si possa configurare nel campeggio la "dimora abituale" - ai siti che ho linkato qui a destra come il "Forum dott. Scolaro" o "Demografici.it". Saluti.

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